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Mark Hamill, nuove critiche alla trilogia sequel (e a “Revenge of the Sith”)

Durante una diretta TV ospite di Today sulla NBC Luke Skywalker in persona, Mark Hamill, ha sollevato dubbi sulla trilogia Star Wars creata da Disney e sulle scelte di Lucas in Episodio III

MARK HAMILL LUKE SKYWALKER

La gestione dei personaggi di Lucas secondo Mark Hamill

Il grande Mark Hamill, l’indimenticabile interprete di Luke Skywalker, è tornato a far parlare di sé con una dichiarazione in diretta TV che non solo lancia l’enNesima frecciata alla discussa trilogia sequel di Star Wars, ma solleva anche interrogativi inediti sorprendenti su una delle scelte narrative più controverse di Revenge of the Sith.

Durante un’intervista al programma TODAY, Mark Hamill ha condiviso un aneddoto che mette in luce una fondamentale differenza tra la trilogia originale e quella sequel:

Quando mi lamentavo di alcune cose George mi rispondeva: ‘Mark, Star Wars è per bambini.’ Ed è per questo che non avrebbe mai considerato di uccidere uno dei personaggi principali. Nei nuovi film, invece, ci fanno fuori uno alla volta.”

Una frase che riassume bene l’insoddisfazione di Hamill per la gestione dei personaggi classici nella trilogia sequel, dove Han Solo, Luke Skywalker e Leia Organa vengono “uccisi” in rapida successione pellicola dopo pellicola. Ma c’è di più.

Mark Hamill e le critiche a “Revenge Of The Sith”

L’affermazione secondo cui George Lucas non volesse eliminare i personaggi principali “perché era un film per bambini” entra in conflitto con una delle scene più criticate di Episodio III: la morte di Padmé Amidala.
Padmé, infatti, muore apparentemente per “aver perso la voglia di vivere”, una motivazione che ha lasciato perplessi molti fan, considerando la forza e la determinazione dimostrate dal personaggio nei film precedenti.

Questo dettaglio è ancora più strano alla luce delle parole di Hamill: se Lucas era contrario a uccidere personaggi importanti, perché scegliere proprio una morte così inspiegabile e fuori dal carattere per Padmé?

Hamill ha più volte espresso dubbi sulla direzione narrativa presa dal suo personaggio nella trilogia sequel, in particolare ne Gli Ultimi Jedi, dove Luke si isola e muore utilizzando la Forza a distanza. Inoltre ha criticato il fatto che Luke non avesse battute ne Il Risveglio della Forza, un altro segnale secondo Hamill di una gestione poco coerente con l’eredità del personaggio.

Anche il riferimento al conflitto interiore di Luke con il lato oscuro potrebbe sembrare mal approfondito: ne Il Ritorno dello Jedi, infatti, questo tema è ben presente, soprattutto nel duello finale contro Darth Vader, quando Luke rischia di cedere all’odio.

star wars the skywalker saga

Le parole di Mark Hamill fanno luce su tensioni mai sopite nel fandom di Star Wars, tra chi rimpiange l’approccio più idealista e “per famiglie” di Lucas e chi ha apprezzato la maggiore complessità morale introdotta nei film più recenti. Tuttavia, alcune osservazioni di Hamill sembrano sollevare più domande che risposte, soprattutto quando si confrontano con le scelte fatte da Lucas stesso.

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