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Andor: la serie va meglio di quanto riportato

La prima stagione di Andor sembra avere un gradimento maggiore di quanto inizialmente riportato su Twitter da uno dei data analyst di Parrot Analytics. Ma capiamo insieme cosa è successo.


Settimana scorsa, Brandon Katz, uno dei data analyst di Parrot Analytics – una azienda che si occupa di aggregare e analizzare dati, tra cui quelli relativi ai servizi di streaming -, ha riportato sul suo profilo Twitter un grafico che mostrava l’andamento del daily demand del pubblico americano per le serie live-action targate Star Wars uscite su Disney+ (The Mandalorian 1 e 2, The Book of Boba Fett, Obi-Wan Kenobi).

parrot analytics - grafico daily demand
Il grafico è questo, epperò è sbajato

Come vi abbiamo riportato anche noi qui, questi dati sembravano mostrare un mezzo disastro per Andor, con una performance che pareva faticare a staccarsi dallo zero. Lo stesso autore però ha cancellato il suo tweet e il grafico, perchè i dati non erano corretti. Anzi, stando sempre alle sue dichiarazioni per certi versi Andor sta avendo una “exceptional demand in several instances“.

Il tweet di quel katzone di Brandon

In effetti, la Top Ten di Nielsen – un’azienda che a sua volta offre servizi di analisi dati -, da poco pubblicata, descrive uno scenario un po’ più favorevole per Andor, che si posiziona al sesto posto tra i contenuti originali più visti sulle piattaforme streaming, nella settimana tra il 19 e il 25 settembre (sempre per il pubblico americano).

C’è quindi un po’ di confusione, Andor piace o non piace al pubblico? Come sempre: it’s complicated. Innanzitutto, il grafico del nostro amico Brandon si riferiva al “demand” e non alle “view”. Come spiega qui la stessa Parrot Analytics , questo parametro tiene conto ovviamente anche delle visualizzazioni (per quanto possibile, perchè le piattaforme di streaming sono notoriamente molto poco inclini a condividere i loro report), ma anche, in sintesi, di quanto “interesse” suscita una serie. E di nuovo “interesse” è correlato a “view”, ma dipende: vi ricordate di Cats, quel musical diventato film di cui tutti hanno parlato (male) ma che non ha visto nessuno? Ecco.

Quindi “view” non è “demand” e demand non vuol dire necessariamente “gradimento”. Detto ciò, e nonostante il grafico incriminato sia sbagliato, le statistiche sembrano comunque confermare che Andor non sta avendo le stesse performance delle altre serie Star Wars. I motivi potrebbero essere vari.

Innanzitutto la concorrenza: Tony Gilroy e Diego Luna devono scontrarsi con Gli Anelli del Potere e House of Dragon – e non solo -, mentre le altre serie hanno avuto vita più facile – The Mandalorian in particolare -. Il target: Disney+ è ancora una piattaforma rivolta molto a bambini e famiglie, mentre Andor è rivolto ad un pubblico adulto. Tutti motivi che potrebbero spiegare le minori view.

Il gradimento viceversa non porta necessariamente alla “chiacchiera”. Da una parte le recensioni qualificano Andor come uno dei migliori prodotti giunti a noi da quella galassia lontana lontana. Dall’altra sembra che non se ne parli. E di nuovo, individuare le cause è difficile, soprattutto se ci si vuole affidare a dei dati e confrontarli tra loro. L’assenza di bombe potrebbe essere una: Andor non è Grogu, né Boba, né Kenobi e non punta a quel tipo di hype. Lo spoilerone o la rivelazione non sono frecce al suo arco. Non sembra nemmeno avere quelle imperdonabili cadute di stile che fanno infuriare i fan e li fanno discutere per giorni: chi non la apprezza potrebbe passare oltre senza far rumore.

Insomma, i dati finora usciti dimostrano una volta di più la necessità di precauzione nel giungere a delle conclusioni. Soprattutto, ed è la cosa più importante, le riprese della seconda stagione di Andor dovrebbero iniziare a novembre di quest’anno e andare avanti fino ad agosto 2023. Quali che siano view, demand e performance, per ora il futuro di Andor ha ancora speranza.

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