Skeleton Crew è quasi giunto al termine! Scopriamo le impressioni della Redazione all’alba della resa dei conti!
Skeleton Crew è un gioco con la sospensione dell’incredulità – Roby

Stiamo arrivando al gran finale, le mie aspettative e le mie paure mi frenano troppo e per la prima volta da inizio stagione i miei occhi vedono cose che mi provocano qualche dubbio (sempre in senso narrativo). Alcune cose sembrano, anzi, “mi sembrano” subito un pelo sbrigative ma nonostante tutto coerenti e dettagliate come da “regolamento” (coerenti con le cose viste fino adesso). Questo è il mio sentore ma se ho capito lo schema credo e spero che questi dubbi verranno cancellati con la season finale.
Ci sono molte domande che hanno risposte non del tutto chiare ma se analizzate con un occhio più aperto risultano anche sensate. È un gioco continuo con la mia sospensione dell’incredulità e con la mia paura di arrivare ad un finale deludente… AH! Bisogna tranquillizzarsi.
Il recupero della Onyx da parte dei protagonisti a suon di “rivendicare” mi è sembrato un pelo troppo facile, così come il non controllo effettuato agli ipotetici emissari della Repubblica e l’arrivo dei genitori nel cuore di uno dei 1139 caveau pieni zeppi di datarie. Potrebbero avere tutti una spiegazione ma queste sono già maledette aspettative. E tra l’altro, perché 1139 e non 1138?!

Comunque, nulla da dire, Skeleton Crew si conferma comunque un gioiello di serie e un piccolo miracolo Star Wars e queste sono solo, e “forse”, piccole svirgolate che in un simile insieme di cose riuscite contano veramente molto ma molto poco.
E adesso, finalmente, vedremo chi è una volta per tutte questo Supervisore!
Come faremo quando Skeleton Crew sarà finita? – Fabio
I nostri ragazzini stanno finalmente tornando a casa, felici e contenti finché non si fermano a rifletterci sopra. Wim, che dall’avventura sembra essersi solo procurato altri rimpianti. Tutti con la prospettiva di essere in un mare di guai appena torneranno tra le braccia dei genitori.
Genitori che, nel frattempo, si improvvisano ribelli e nonostante tutta la loro goffaggine riescono a inviare un trasmettitore oltre la Barriera. I droidi che dirigono la vita sul pianeta non esitano infatti a stordirli uno dopo l’altro ma non riescono a impedire il lancio.
Brutus e la sua ciurma di ammutinati sono i primi ad arrivare alle coordinate di At-Attin e serve tutto il carisma di Jod – e la sua voglia di non essere giustiziato – a non farli desistere di fronte alla tempesta che avvolge il pianeta del tesoro.

Il tesoro però non è raggiungibile da qualunque nave, ne serve una speciale… una di At-Attin… una… come la Onyx Cinder! Che non appena uscita dall’iperspazio viene agganciata dal raggio traente della fregata pirata. I piccoli protagonisti di Skeleton Crew sperano invano di non essere abbordati e riescono a catturare Brutus. Lo stallo dura poco e dà l’opportunità a Jod di tornare ad essere Capitan Silvo: con un colpo di blaster Brutus viene eliminato e i ragazzini presi in ostaggio.
Sul ponte della Onyx Cinder il messaggio dei genitori viene intercettato e la confusione che genera offre a sua volta ai nostri l’occasione di riprendersi la nave e fuggire, aiutati da SM-33. Non sanno però che Silvo è riuscito a salire a bordo.
L’arrivo della Onyx Cinder sul pianeta attiva un protocollo che coglie tutti di sorpresa: un messaggio del Supervisore, che ha tutta l’aria di non essere una consuetudine, reindirizza tutte le attività dei droidi all’accoglienza della nave, identificata come una di quelle che trasportavano gli Emissari della Repubblica e il loro carico. L’attracco, curiosamente, è di fronte al palazzo amministrativo nel centro della città, sotto il parco pubblico. Sembra che siano letteralmente secoli dall’ultima volta che è stato usato.
A bordo della Onyx i ragazzini sono alla mercé dello spietato Silvo – che bello poter usare termini desueti ma tanto pirateschi: prima decapita SM-33 con la spada laser, poi “fate quello che dico o vi ammazzo la famiglia”.

I droidi accolgono il mascalzone proprio come un Emissario e lo portano ai depositi di datarie. Millecentotrentanove – non un numero a caso, appena più in là del THX-1138 di Lucas guardacaso – supermegadepositi. Silvo non capisce più nulla di fronte alla vastità del tesoro che ha davanti agli occhi.
I genitori vengono portati dai ragazzini, confinati alla Onyx dai droidi agli ordini dell’Emissario Repubblicano. È il momento di abbracciarsi, ma dura poco. L’inconfondibile suono di una spada laser li congela. Il piano di Silvo non si fermerà. Il prossimo passo è arrivare al misterioso Supervisore per costringerlo ad aprire la Barriera alla fregata.
E insomma, a qualche manciata di minuti dalla fine di questa splendida avventura che è Skeleton Crew siamo alla resa dei conti, ma le domande sembrano ancora troppe e il tempo troppo poco. Chi è il Supervisore? Cos’è la Grande Opera (a parte la creazione del più grande tesoro della galassia)? Riusciranno i pirati ad assalire il pianeta? Neel li accoglierà a cannonate dalla scuola? Il pianeta è controllato da un vecchio floppy disk di Tak Rennod? È qui che si è nascosto Mace Windu per tutto questo tempo? Jod era uno Jedi? Arriverà la Nuova Repubblica? Arriverà il Primo Ordine? Perché la Sequel ha fatto così schifo? Come faremo quando Skeleton Crew sarà finita???
Un cambio di marcia… che avevo paura accadesse – Marco
Questo episodio di Skeleton Crew è molto difficile da decifrare perché per la prima volta ho percepito una sensazione strana che mi ha creato più dubbi che certezze e la paura (che era sempre presente, ma controllata) ha cominciato a prendere il sopravvento.
L’inizio è stato un po’ quello che mi aspettavo: tutti gli attori della storia sono instradati verso At Attin, chi in un modo e chi in un altro e tutti con diverse aspettative e speranze.

Poi a un certo punto la narrazione comincia ad accelerare, si susseguono diversi momenti che non ci vengono spiegati e che risultano frettolosi e al limite della credibilità. Parlo della ri-rivendicazione della nave, nata come un gioco tra bambini, ma che diventa una regola tranquillamente accetta anche dai pirati più crudeli, di SM-33 che sembra trasgredire il codice dei pirati che aveva seguito sempre in modo irreprensibile, dell’estrema facilità con cui Jod convince i droidi del pianeta di essere un emissario della Repubblica, senza nessun controllo o verifica, della gestione dei genitori che prima sembrano non poter chiedere aiuto per i figli e poi riesco ad accedere ai caveau senza che nessuno li fermi.
Arriviamo dentro le viscere di At Attin, al cospetto dei 1138+1 forzieri, con una velocità e semplicità disarmante, dedicando più tempo a mostrarci i dettagli dei vari meccanismi che a raccontarci quello che accade.
Intendiamoci, non è una brutta puntata, tutto sommato mi è piaciuta, ma rispetto alle precedenti ho notato un cambio di marcia (non in senso positivo) che non mi aspettavo e che avevo timore accadesse.

Per fortuna rimangono ben raccontati i personaggi, che continuano a essere coerenti, e anche nella virata da villain di Jod ci vedo un senso. Vorrei tanto che avesse oltrepassato il punto di non ritorno, chiudendo la serie nel peggiore dei modi. Una redenzione credo, a questo punto, sarebbe forzata, anche se con Disney non si può mai sapere…
Spero che i presunti buchi di sceneggiatura che mi è sembrato di vedere affiorare, verranno spiegati nell’ultimo episodio di Skeleton Crew, ma la paura che il minutaggio non sia sufficiente è davvero grande.
Siamo giunti alla resa dei conti – Cristiano
Siamo ormai ad un passo dalla fine di questa nuova avventura targata Star Wars, nel penultimo episodio di Skeleton Crew le sorti dei vari personaggi si ricongiungono nell’orbita di At Attin, là dove l’avventura era cominciata.
Vediamo la fregata con la ciurma pirata agli ordini di Brutus prendere posizione ai margini della minacciosa nebulosa che avvolge il pianeta del Tesoro; Jod, tuttora prigioniero, che lotta per convincere i riluttanti filibustieri a compiere l’ultimo passo verso la ricchezza. Vediamo giungere dall’iperspazio la Onyx Cinder “rinata” con il suo giovane equipaggio. Vediamo anche giungere a compimento il piano dei genitori dei bambini, ovvero inviare un olomessaggio in orbita con un consiglio su come rientrare a casa: i bambini dovranno trovare un emissario della Repubblica, a quanto pare figura chiave per passare oltre la Barriera difensiva di At Attin.

Dopo una serie di vicissitudini che vedono Jod/Silvo da prossimo all’esecuzione a tornare al comando dei pirati, il tutto in modo molto in linea con quel mondo di canaglie e tagliagole, scopriamo insieme a Jod che la Onyx Cinder è la chiave per accedere al pianeta. Infatti niente sembra passare indenne la barriera, eppure la nave di Rennod è arrivata proprio da At Attin, all’interno della nebulosa, qualcosa evidentemente le consente di passare indisturbata. Jod/Silvo in questa puntata precipita sempre più verso una spietata determinazione alimentata dalla brama, sempre più ingombrante, del tesoro senza tempo, ora veramente vicino.
Per raggiungere il “tessssoro” Jod deve appropiarsi della Onyx cinder quindi; operazione che riesce, non senza qualche incertezza anche dello stesso Jod, nonostante il tentativo di Fern e SM33, che qui vediamo andare oltre la propria programmazione al grido di “Va bene lo stessooo!”, di rivendicare per se l’astronave.
Jod mostra ora ai bambini una personalità davvero crudele, emerge totalmente il pirata a scapito del “sospetto” ex Jedi, che le sue apparenti abilità con la Forza lasciavano intendere. Spada laser alla mano Silvo minaccia i bambini, decapita SM-33, e minaccia di fare altrettanto con le famiglie dei ragazzi, “ora conosco i loro volti” dice il pirata.
Il possesso della Onyx Cinder si conferma vincente per attraversare le difese di At Attin, la nave infatti appartiene in realtà al pianeta e alla zecca che nasconde, Tak Rennod quindi l’aveva rubata o forse lo stesso Rennod è direttamente legato al pianeta?

L’essere a bordo di una nave “autorizzata” identifica direttamente chi sta a bordo come emissario della Repubblica, secondo quanto detto dai genitori nel messaggio ai bambini, e confermato dalla reazione protocollare dei droidi che sembrano avviare una routine in disuso da tempo, con l’apertura dello spazioporto (gli abitanti sembrano rimanerne sorpresi) e l’accompagnamento dell’emissario al tesoro, deposito numero 1139.
L’apertura del caveau innesca una profonda reazione in Jod, il pirata è ora di fronte all’unica cosa che conta: la ricchezza smisurata! Il richiamo dei crediti luccicanti è viscerale, irresistibile, Silvo si abbandona ad una risata folle mentre i crediti gli scivolano addosso, una scena magnifica in cui questo personaggio esce definitivamente trasformato, dall’avidità e dalla “fame”. Il Pirata dai molti nomi, sembra essere davvero diventato il villain definitivo di Skeleton Crew, ottimamente scritto ed interpretato fantasticamente da un Jude law veramente in parte! Non sappiamo ancora tutto di Jod e del suo passato, non so se lo scopriremo, ma personalmente apprezzo che rimanga un aura di mistero intorno al soggetto, magari da svelare in futuri racconti.
L’episodio si conclude quindi in maniera brusca con quello che sembrerebbe essere il momento della resa dei conti, un discreto climax che vede Silvo minacciare bambini e famigliari, ora riuniti, nuovamente con la spada laser accesa!

Il settimo episodio di Skeleton Crew soffre più di altri per un’eccessiva brevità e un montaggio forse troppo serrato, questo ha generato un notevole nuvola di preoccupazioni e ansie nei fan della serie, da giorni ne discutiamo. Ci si aspettava forse una maggiore quantità di risposte, da questo episodio, che rimanda al finale di stagione molte questioni in sospeso.
Non mi faccio aspettative su arrivi importanti nel prossimo episodio, mi aspetto più che altro di avere qualche risposta in più sul mistero di Tak Rennod e sull’origine e scopo ultimo di At Attin e degli altri pianeti gemelli. Possibile l’arrivo delle forze della Nuova Repubblica per scacciare la minaccia pirata, vedremo, forse, in questo contesto finire la leggenda di capitan Silvo in un modo o nell’altro. Le porte aperte in Skeleton Crew, appunto, restano molte.
Incrociamo quindi le dita in attesa del prossimo mercoledì, sperando in almeno 45 minuti di puro godimento ed emozione!
E voi, cosa vi aspettate dal gran finale di Skeleton Crew?
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