CuriositàThe Mandalorian 2 fa luce su un mistero legato a Kessel

The Mandalorian 2 fa luce su un mistero legato a Kessel

The Mandalorian 2 fa luce su uno dei misteri che avvolge Kessel. I fan più attenti, avranno notato che il modo di raggiungere il pianeta è molto differente nei prodotti in cui appare, in questo caso parliamo delle differenza tra SOLO, Rebels e The Clone Wars. Questo dettaglio alza ancora di più il livello di credibilità della serie e della passione che stanno mettendo in essa.


“Nel sistema si trova anche il Maelstrom Akkadese. Il Maelstrom circonda Kessel e le sue tre lune. Come avete imparato ieri ci sono molti altri sistemi.”

Il Maelstrom lo abbiamo visto in Solo a Star Wars story. E’ l’ammasso presente nel sistema di Kessel. Al suo interno ci sono gas interstellari, carbonberg, pezzi di ghiaccio, grandi detriti, il Maw (una sorta di buco nero che attrae e distrugge tutto) e creature mostruose come il Summa Verminoth.
Di fatto è il motivo che impedisce di percorrere la Rotta di Kessel in meno di 12 parsec, ma questo limite, in alcuni periodi dell’anno non è presente. Il perché ci viene spiegato indirettamente dalla maestra protocollare.

Kessel

“Quante sono le orbite del sistema di Kessel?” chiede la droide.
“Sono due” risponde un’alunna e la maestra aggiunge un particolare, spiegando che la terza luna, ruota intorno al pianeta esterno.
“Vedete la luna qui? Percorre la stessa orbita. Chi di voi sa tracciare quest’orbita? Nessun volontario?”

Con questo piccolo e quasi inascoltabile passaggio (per seguirlo dovrete inserire i sottotitoli), The Mandalorian, spiega uno dei più grandi misteri del franchise. Nel film Solo a Star Wars story, nella serie Rebels e nell’ultima stagione di The Clone Wars, l’arrivo a Kessel è sempre differente, contraddicendosi in ogni occasione.

Facciamo un ripasso di queste diverse rappresentazioni della Rotta di Kessel, che vi ricordiamo, è impossibile da percorrere in meno di 12 parsec, o almeno lo era fino ad ora. Nel film Solo inoltre, scopriamo che i Parsec sono intesi come unità di misura e non come unità di tempo, per cui, il motivo è semplice ed è dovuto al fatto che attorno al sistema c’è il Maelstrom ad impedire l’arrivo dei viaggiatori in maniera agile, obbligando i piloti a seguire dei canali delimitati da veri e propri astro-fari per evitare la pericolosissima coltre di detriti.
Ultima cosa riguarda la difficoltà nel raggiungere il pianeta attraverso l’iperspazio.
Lando Calrissian è molto chiaro quando spiega al giovane Han che “Non c’è rotta diretta per Kessel.
Bisogna infilarsi nell’ammasso di Si’Klaata e passare nel Maelstrom.”

…Non c’è rotta diretta per Kessel.
Il Falcon esce dall’iperspazio trovandosi davanti, o già dentro, al Maelstrom Akkadese. Non è chiaro.

Nella serie animata Rebels però, vediamo lo Spettro, la nave di Hera Syndulla, atterrare su Kessel (è la prima volta che vediamo il pianeta in un prodotto TV, ed è il 2014) ma, invece che vedere il Maelstrom Akkadese (arrivato con il film Solo qualche anno dopo, nel 2018) troviamo lo spazio libero attorno al pianeta e, di conseguenza, un cielo limpido e un bellissimo sole al tramonto sulla superficie.

Il pianeta di Kessel libero dal Maelstrom – Rebels S1:E2
La zona mineraria di Kessel al tramonto – Rebels S1:E2

Nella serie The Clone Wars invece, ritroviamo il Malestrom esattamente come in Solo a Star Wars story, con un canale che lo attraversa in cui, Ahsoka Tano e le sorelle Martez si stanno per addentrare. Lo faranno senza fatica e atterreranno sul pianeta senza alcuna difficoltà.
Anche qui c’è qualcosa che non torna e se torniamo alle parole di Lando ci torna ancora meno.
Trace Martez è al suo primo viaggio dell’iperspazio (lo ammette lei stessa nella puntata) eppure arriva direttamente e senza molti problemi alle porte del Maelstrom, senza aver fatto chissà quale calcolo e senza avere alcun tipo di esperienza.

Perché ci sono queste incongruenze? Fatichiamo a credere che siano volute, crediamo piuttosto che siano superficialità o mancanze che vengono poi spiegate dalla maestra droide durante la lezione ai bambini.

Ecco perché, alla domanda “Quante sono le orbite del sistema di Kessel?” la bambina risponde due.
Solitamente le lune orbitano attorno al pianeta principale mentre in questo caso le tre lune hanno delle orbite diverse, o meglio: due lune orbitano normalmente intorno a Kessel, mentre la terza luna segue la stessa orbita di Kessel modificandone a sua volta l’orbita.

Se pensiamo alla nostra fisica umana e reale è impossibile logicamente che un pianeta cambi orbita stagionalmente me nella fantasia del franchise, bhè tutto può essere possibile.

Per cui concludendo, Kessel in alcuni momenti dell’anno è immerso nell’ammasso Akkadese risultando molto difficile da raggiungere (Solo), mentre quando cambia orbita, seguendo la propria luna, esce dall’Ammasso risultando facilmente raggiungibile (Rebels).
“Non ci sono più le mezze stagioni” in questo caso è sbagliato (passateci la gag), perché probabilmente, Trace Martinez raggiunge il canale del Maelstrom bypassando l’ammasso di Si’Klaata. In quel momento sono in una “mezza stagione” in cui si riesce facilmente ad arrivare alle porte del Maelstrom attraverso l’iperspazio.

Nota a margine di questo paragrafo riguarda Matt Martin, componente dello storygroup di Lucasfilm e spesso in contatto con i fan, che cercò di spiegare questo buco (subito dopo l’uscita di Solo al cinema) con questo tweet.
Scrisse che non era canonico come espediente ma dimostra comunque quanto ci fosse l’intenzione di sistemare questa incongruenza.
La spiegazione di Martin è un pelo diversa da quella spiegata dalla droide maestra ma l’intenzione era quella e il risultato secondo noi è più che soddisfacente.

Il disegno fatto da Matt Martin pubblicato su Twitter il 28 maggio del 2018.

E’ davvero incredibile la passione, la conoscenza e la finezza di questa citazione. Quasi nascosta, quasi messa li solo per chi sarà in grado di trovarla. Ancora una volta The Mandalorian ci lascia a bocca aperta.

Avevate notato anche voi questa spiegazione?

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