Andor continua a fare incetta di easter egg, e collegamenti sempre più radicati con gli altri prodotti della Galassia lontana, lontana. Libri, videogiochi, addirittura la Trilogia Sequel: ecco cosa è accaduto nella scorsa puntata!
Andor: l’easter egg imperiale ne L’Ascia Dimentica
Durante la puntata L’Ascia Dimentica, il luogotenente imperiale Dedra Meero continua imperterrita la sua ricerca di un pattern per stanare le forze ribelli una volta per tutte nei settori di sua competenza.
Un suo subordinato la inciterà a proseguire, convinto della giusta causa:
Sta seguendo una pista! Kessel, Fondor, le console di puntamento di Jakku, le testate a protoni di Base Cay, la Starpath di Steergard…
Potrebbero essere solo una lista di luoghi facenti parte di questo mosaico così vasto, e invece dietro c’è molto di più!
Kessel, Fondor, Jakku: cosa si nasconde dietro queste citazioni?
Mentre alcuni pianeti sono sicuramente riconoscibili per notorietà, il loro collegamento con Andor potrebbe non essere così immediato. Ma partiamo con ordine.
Kessel è sicuramente il più celebre tra i pianeti elencati, dove Han Solo compie l’ambiziosa impresa di percorrere la rotta del pianeta in meno di 12 parsec… più o meno. In Solo: A Star Wars Story, apprendiamo inoltre che Kessel è caratterizzato da un centro minerario imperiale per l’estrazione del coassio, che lo stesso Han ruberà insieme a Beckett, Lando, Chewbe e Qi’ra, scatenando poi una rivolta tra i droidi e gli schiavi Wookiee. Solo è ambientato all’incirca cinque anni prima di Andor: è possibile quindi che gli imperiali citassero questa rivolta, o che a seguito della stessa Kessel sia diventato un teatro instabile di scontri.
Di cantieri imperiali ne è sicuramente piena la Galassia: anche Fondor si aggiunge a questa lista. Già citato in Battlefront II, soprattutto nel Legends sappiamo essere il cantiere fautore dell’iconico Star Destroyer di Darth Vader, l’Executor, già visto ne L’Impero Colpisce Ancora.
Ma passiamo ora al collegamento forse più ampio tra i vari media Star Wars: i sistemi di puntamento di Jakku. Di cosa si parla, esattamente?
L’Imperatore Palpatine non aveva certo intenzione di essere messo fuori gioco così facilmente. Anzi, l’illusione della vittoria per i nemici sarebbe stata probabilmente l’arma più efficace.
L’Imperatore sapeva che avrebbe avuto bisogno di un piano di contingenza in caso di vittoria ribelle, e addirittura per combattere il naturale trascorrere del tempo. Seguendo le regole del gioco di scacchi Shah-tezh, l’Impero non meritava di sopravvivere senza il suo Imperatore: doveva essere raso al suolo e ricostruito dalle fondamenta.
L’Operazione Cenere prevedeva appunto la distruzione di alcuni pianeti principali – tra cui Naboo – e la corruzione del nucleo di Jakku stesso tramite il Lato Oscuro per livellare forze imperiali e repubblicane.
L’Operazione Cenere culminò nella Battaglia di Jakku, che sancì – l’apparente – vittoria definitiva della Nuova Repubblica contro l’Impero, nel 5 ABY.
Le forze imperiali superstiti si sarebbero poi radunate nelle Regioni Ignote per ricostruire l’Impero; per raggiungere la nuova base segreta, tra l’altro, essi usarono dei vettori di navigazione condivisi proprio dal Grand’Ammiraglio Thrawn diversi anni prima! E sarà proprio nelle Regioni Ignote che gli eroi della Resistenza staneranno e sconfiggeranno una volta per tutte l’Imperatore risorto e la sua flotta segreta.
Chiaramente ci sarà voluto del tempo per costruire questo complesso sistema, inoltre si sa come le macchinazioni di Palpatine affondino le loro radici ben prima dell’ascesa dell’Impero. Che i Ribelli, poco prima della Battaglia di Yavin, abbiano quasi mandato a monte il suo piano?
Se siete curiosi di capire meglio come il pianeta in cui incontriamo Rey per la prima volta sia stato un fulcro delle vicende di Star Wars, potrete approfondire, oltre che con la Trilogia Sequel, il videogioco Battlefront II e la trilogia di libri Aftermath.
Quali altri easter egg si nasconderanno in Andor? Non vediamo l’ora di scoprirlo nelle prossime puntate!
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